La bistecchiera per cucinare la carne o il pesce è uno strumento che in casa non può mancare. Il mercato offre diverse soluzioni: bistecchiere o padelle in ghisa, bistecchiere in pietra lavica o in pietra ollare. Quale conviene scegliere e perchè?
In questo articolo ti parliamo della differenza tra ghisa e pietra lavica. Parleremo della loro composizione, della capacità termica e infine della resistenza e manutenzione.
Composizione:
Le bistecchiere in ghisa sono composte da una lega di ferro e carbonio.
Le bistecchiere o piastre in pietra lavica sono materiali naturali. La pietra lavica è una roccia effusiva di origine vulcanica, viene a formarsi dal raffreddamento del magma fuoriuscito dai vulcani.
La pietra lavica ha una composizione porosa, ciò consente di assorbire i grassi che vengono emessi dalla carne, permettendo di non usare olii durante la cottura. Il risultato è una carne più tenera e umida.
La ghisa, invece, essendo totalmente compatta al suo interno, non consente alla carne di “respirare” durante la cottura. Il risultato è una carne più “asciutta” e dura.
Capacità termica:
La pietra lavica assorbe calore lentamente e lo rilascia allo stesso modo. Conserva il calore per una durata di 25-35 minuti, perdendo circa 2 gradi al minuto. Questo permette di avere un maggiore controllo sulla cottura della carne, in quanto portando la pietra alla giusta temperatura, si potrà decidere se continuare la cottura, se mantenere caldo e così via.
Per scoprire i vari utilzzi che puoi fare con i nostri set in pietra lavica, dai uno sguardo all’articolo del Blog “Hot Service e Sizzling Collection: le due collezioni a confronto” (clicca qui).
La ghisa non gode delle stesse capacità termiche della pietra lavica, infatti assorbe il calore molto velocemente e lo rilascia con altrettanta velocità. Ciò significa che dovrà essere portata a temperature altissime, con un bassa resa di tenuta e non offrendo un controllo sulla cottura della pietra. La ghisa si raffredda più velocemente rispetto alla pietra lavica.
Resistenza e manutenzione:
Entrambe le bistecchiere necessitano di manutenzione e cura durante il lavaggio.
La pietra lavica non può essere lavata con detersivi, si lava sotto acqua corrente con l’ausilio di aceto o limone. I residui di cibo possono essere rimossi con una retina o una spatola.
La resistenza della pietra lavica dipenderà dall’accortezza con la quale si utilizza. Si consiglia l’utilizzo di fonti di calore uniforme per riscaldarla e ovviamente di evitare gli urti.
La ghisa assicura una maggiore resistenza nel tempo ma bisogna comunque stare attenti a sostituirla quando inizia ad emanare fumi sgradevoli.
In definitiva, le due bistecchiere hanno rispettivi punti di forza e debolezze. La bistecchiera in pietra lavica è adatta a te se ami la cucina salutare, sei alla ricerca di un prodotto Made in Italy e vuoi vivere un’esperienza di cottura più intensa e coinvolgente.
Le bistecchiere in ghisa risultano più utili quando si vuole acquistare un prodotto pratico per uno stile di vita più frenetico, dove non si ha molto tempo per alcune accortezze.
Se sei ancora indeciso sulla scelta della bistecchiera che più fa al caso tuo, ti consiglio di leggere anche l’articolo “confronto: Pietra Lavica vs Pietra Ollare” (clicca qui) in questo modo avrai una panoramica più completa delle diverse soluzioni che ci sono sul mercato.